Continuo a martellare
lamine di pensieri.
Rimbomba il rumore
nel mio timpano
infranto.
La mano
colpisce violentemente
il corpo inanimato,
continuando a frantumare
inutilmente
l'ormai esile sfoglia.
Pensieri assillanti che non trovano corpo, che non coniugano desideri ed azioni e inutilmente rimbombano nella nostra mente sorda. Poesia ermetica ma suggestiva la tua, a me è piaciuto leggerla così.