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Il Tempo

Quando si è giovani non si sa mai cosa si vuol diventare
nessuno sa fino a che punto arriva il nostro talento
vaghiamo nel buio delle nostre sensazioni
colmi di speranza e vaghe certezze
ripieni di quell'emozioni che s'espandono nel corpo
vorremmo far vibrar le mura con i nostri versi
e ridere e piangere e colmare i cuori d'intense note
che fanno gioire e lacrimare gli animi
e tu dolce miele della mia mente
liberi le tue ali
all'imbrunir
d'aureole canti d'angeli
che nel muto silenzio del mio cuore
s'appresta con malinconia a scandire
il triste suono del tempo
ch'affligge tenuemente
il solido e impervio passar di quell'amor
trascorso e mai più tornato
ma come la voce d'un soprano
- hai cantato -
facendo esplodere senza avviso
il lume del mio cuor

 

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16 commenti:

  • teresa maria serena ascanio il 24/05/2011 11:22
    Wow che meraviglia complimentoni Bellanca. molto apprezzata
  • Anonimo il 19/05/2011 17:02
    il tempo... sicuramente un canto infinito, bellissime metafore... rendono viva la stessa emozione di vivere... BRAVO!
  • Anonimo il 18/05/2011 12:30
    quando si è giovani si ha il mondo... tra le mani e non ci si sofferma troppo sul domani... bella Giuseppe mi rispecchio molto in questo tuo scritto complimenti
  • salvo ragonesi il 17/05/2011 18:02
    colmi di speranza e vaghe certezze. i riserbi della vitanon si conoscono mai. bella e vera salvo
  • Anonimo il 16/05/2011 21:05
    La tua poesia è mlto intensa, significativa. Bravo Giuseppe
  • Anonimo il 16/05/2011 18:31
    Descrivi in maniera molto evocativa il passaggio dalla fisicità dell'adolescenza e la spritualità dell'età matura... E lo fai in maniera eccellente... Bellissima
    Questo invece è per te... Ricorda che i nostri corpi inscrivono il bambino che è in noi. In questa epoca di "Yuppismo", cominciata negli anni ottanta a quel bambino non viene più permesso di giocare e per questo soffriamo... Io non prediligo le persone che seguono con troppo fanatismo le tendenze... Ma se proprio dovessi dire la mia, avrei preferito i "Frichettoni"... Si facevano le canne e facevano l'amore ai concerti ma erano più ruspanti... Ciao, Giuseppe.. Non so se il mio siparietto aveva una connessione con la tua poesia ma mi haifatto venire voglia di pensare e di esporre il tutto
    Sabrinaq
  • loretta margherita citarei il 16/05/2011 18:19
    sei eccelso poeta, complimenti
  • Giacomo Scimonelli il 16/05/2011 17:57
    scritta benissimo... apprezzatissima Giuseppe
  • Cinzia Gargiulo il 16/05/2011 16:33
    Un'ottima riflessione poetica sullo scorrere della propria esistenza tenendo conto di sogni, aspettative ed amore.
    Molto bella Giusè!...
    Bacioni...
  • laura marchetti il 16/05/2011 14:00
    da una riflessione razionale ad un immergersi nella soavità di una passione cuore e mente...
  • Laura cuoricino il 16/05/2011 13:12
    Analisi poetica efficace!!!
  • Anonimo il 16/05/2011 11:05
    Bello questo escursus temporale di sensazioni, di aspettative e di esperienze. Significativa e condivisa la conclusione a cui arrivi.
  • Kiara Luna il 16/05/2011 10:50
    Convinta sempre più che "quell'amore" resti figlio unico, senza possibilità di fare il bis.
    Splendida Giuseppe, applausi di cuore
  • Ada Piras il 16/05/2011 10:27
    Bellissima Giuseppe,
  • karen tognini il 16/05/2011 10:03
    Meravigliosi versi... c'è tutta la tua sensibilita' Giuseppe...

    il triste suono del tempo
    ch'affligge tenuemente
    il solido e impervio passar di quell'amor
    trascorso e mai più tornato
    ma come la voce d'un soprano
    - hai cantato -
    facendo esplodere senza avviso
    il lume del mio cuor
  • Vincenzo Capitanucci il 16/05/2011 09:51
    Bellissima Giuseppe... il solido e impervio passar di quell'amor...

    da ragazzino volevo far lo spazzino... ho sbagliato di poco.. ormai son pazzino... lol..

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