23. 00, il locale è aperto
Il mio vizio del bicchiere
Mi scosta dal passato
Le mie ossa stanche
vecchie, adagiate su antico legno
Intorno... stessa gente,
nessun silenzio.
Uomini distinti cercano amori
Dimenticando radici nel bordello
D'un tratto, luce eterea,
i tuoi capelli di rubino rosso
La tua voce susseguirsi di emozioni
I tuoi gesti in bicchieri di parole
Sono inebriato fulmineo amore
Brevi istanti nella mente ci uniscono In destino
di fiori e farfalle il tuo vestito
Di bosco la tua essenza
e mi pare così vivido il ricordo
mi avvicino, ti dono una carezza
come bolle di sapone
l'infrangersi del bicchiere
mi riporta alla realtà
cosa darei per tornare al momento che precede
l'annullarsi del maledetto bicchiere
torna da me estasi di rubino
lascia che in questa vita ti conosca come amore
non dirmi però che sei finzione
fervido volo di immaginazione
se così fosse fammi volare
preferirei questo male
ad un definitivo addio
preferisco sperare mio rubino
che perdermi nell'oblio.