ACCIDIA

Chi vive
Di solo pane
Abita stanze
Senza porte
Né finestre e
Cerca la luce
Nel tungsteno
In pieno giorno…
Cavalca
Carri armati di noia,
Schiavo
Del
Sonante “padrone”,
Baratta
Le palpebre e
la lingua
per puro egoismo
e un po’ di ”trasgressione”….
Triste e
Squallido è
Il suo
Vivere e
Come
Acqua di fonte,
Nella bottiglia
Si lascia
Imputridire…

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15 commenti:

sara rota il 09/05/2007 15:27
Una poesia con una vena di pessimismo, ma decisamente bella. Scorrevole alla lettura. Davvero brava...
Nunzia D'Andrea il 07/05/2007 12:05
rendi molto bene l'idea brava
luigi deluca il 06/05/2007 18:58
Touchè! Evidentemente mi ero fermato all'aspetto esteriore delle tue parole, senza riuscire a permearmi in esse,
ciao, gigi
laura cuppone il 05/05/2007 20:32
ciao Gigi... mi stipusce che tu non abbia colto... il messaggio... mi riferisco all'esatto contrario... a chi può e vegeta... a chi si annoia... con la noia... chi non vede scopo e vive solo per se stesso... e forse nemmeno per quello... ciao L
luigi deluca il 05/05/2007 19:20
Stai parlando degli "invisibili"?
dei "clochard"? dei "barbun"?
gigi
Anonimo il 05/05/2007 10:36
6+. Luca
Anonimo il 05/05/2007 10:36
6+. Luca
Riccardo Brumana il 05/05/2007 02:25
molto cruda. piaciuta.
Anonimo il 04/05/2007 20:29
Davvero molto interessante, le parole si avvinghiano alla lingua, e trascinano giù, sempre più giù, nella triste realtà di questo mondo... si mi è piaciuta molto..
A nuove letture
KX
Luca Calabrese il 04/05/2007 18:59
Sono senza parole, hai proprio descritto con precisione un'aspetto della vita di molte persone... Luce nel tungsteno... acqua di fonte nella bottiglia... qualche gesto da pseudo innamorato per unpo di trasgessione...

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