Ho paura, ora che ti ho davanti,
tremo, al pensiero di parlarti.
Il tuo viso cupo immutabile mi guarda,
con aria seria, beffarda.
Sei la mia nemesi,
la più antica delle mia paure,
temo ed evito
le tue sembianze oscure.
Le tue labbra color cremisi,
i tuoi occhi, accesi e lucidi,
pieni di odio e cattiveria
involutamente repressa.
La tua faccia oggi
non è più la stessa,
è mutata come l'aria che respiro,
mi disgusta il tuo animo crumiro.
Con il respiro mozzato,
mi sforzo di prender fiato
e spengo la luce,
allontanandomi scosso
dal mio riflesso.