Oggi mi sveglio così, in nero
che va oltre parole inascoltate,
preveggenza di giorni che verranno
pieni ancora di quel tocco infuocato di scherno
vittorioso, su creduti miei orgogliosi pensieri umiliati.
Protetto è il tuo male e intelletto malvagio
da giudizi corrotti, di menti
in ruolo e corpo di giustizieri pavidi
complici di potere invasivo
e ricchezze rubate a sudori innocenti.
Forse non ti sei ancora accorto
che oltre quella porta
attraversata insieme per l'ultima volta
la strada è divisa da un fosso
che la sdoppia
pieno di fuoco dove bruciano eterni pensieri,
dove neanche i vermi di invincibili rimorsi muoiono.
Due saranno i sentieri di un'unica meta
come un diritto e un rovescio
di ricami intessuti in doppio, da voleri disgiunti.
Forse il mio ricamo sarà a punto pieno
perfetto, bianco su candori fortemente cercati
e il tuo, quello inferiore
grigio e nero, scomposto da fili intrecciati
di vendetta, pieno di nodi
risultato anch'esso di un unico accanito disegno.