La pioggia di Maggio
è un distillato di malinconia.
Sperduto nel nero deserto
dove i sogni diventano tetre tentazioni
uccido me stesso.
Ma si può uccidere
un uomo che non vive più?
L'etere luminoso
martella i miei occhi.
Neri cristalli luminosi
sgorgano
dalle immani viscere della terra.
Le vene pulsano.
Il Re spodestato è morto
per immeritata sorte.