La farfalla nasce,
per poi morire
tra vanità e affanni.
L'ulivo sboccia,
per poi soffocare
tra avvizzite radici.
La stella sorge,
per poi implodere
in massa densa.
E con le dita sfioro il tempo
e il velato retaggio
del ferro, nichel e rame,
e semi in balia
di variopinti battiti d'ala.
Sollevo lo sguardo
a frugare il fato del cammino,
creo solchi di passi d'uomo,
per poi svanire.
Retaggio nel vento non si placa.