Sguardo che si accosta al cielo,
dietro i vetri di una finestra
si sofferma al fiocco della neve.
L'ultima volta che i tuoi iridi azzurri
lo avrebbero potuto mirare.
Lo squillo del tuo cellulare
una risposta pronta, quasi disturbata.
Tu eri li' dietro i vetri,
a mirare il candido fiocco.
Lassu' il verdetto era emanato,
qualcuno ti aveva condannato
meritavi di piu'di una semplice vita,
una vita infelice, lontano dal tuo creato.
Io ti avrei perso,
ma tuo padre ti ha ritrovato.
Era li'...
che ti aspettava.
Qualcuno gli ha ridato
quello che ha sempre desiderato.
Credeva l'avesse perso,
ma capi' che era stato solo rinviato.
Dall'oculo tuo, a forma di cuore
una luce immensa traspare.
Da quella stessa luce
un non ti scordar di me
le sue radici ha propagato.
È nato un fiore del tuo stesso colore.