Annidato alla scorza
un sudario di focolai danzanti,
brividi in firmamento
Dimora d'aneliti
che le notti trafigge
con roveti di nostalgie
Cremarsi di solitudine
sotto l'eburnee
guerce pupille di luna,
becchini impassibili
assorti a spigolar
melanconiosi silenzi
L'ombra nelle membra
sfilaccia miofibrille
di cianotici istanti
Precipita la glicemia
tra le trame falciformi
del velo notturno,
ch'astenico intesse
l'ipocondriaca eco del giorno
Sghembo il profilo
d'un sorgere spento.