Sdraiato vicino alla spazzatura
Il cielo nero accarezzava i tetti
Il mio sguardo sfiorava le vecchie mura
Di una città con pochi letti.
Quel rumeno guardava
L’odore infame della notte torinese
che accompagnava
una notte con troppe pretese
Forse avrei fatto meglio a mangiare formaggio
Senza apparecchiare la tavola
A bere vino rosso fino a maggio
In quella sera che mi chiedeva solo una cartolina
Ma io uscii in una notte orribile, non dovevo uscire..
Parcheggiai l’auto vicino ad un ponte
Camminai barcollando verso le luci del locale
Mi respinsero
La mia anima batteva mille percussioni
Il mio cuore spezzava il sangue
Il cervello era in fiamme.
Camminando con il vino nel corpo
Non ti accorgi degli sguardi
Guardi le formiche che rantolano
Ma non ti accorgi della vita
Puzzava il marciapiede
Ma non quanto l’indifferenza
Di coloro che hanno la vita
E la buttano nella merda del mattino
Un suono acido dello stomaco
Ci sono, sono vivo
E scrivo questa realtà
Per te che fai finta di vivere.