Mi chiese di fare il suo ritratto
ed io presi la matita
e ci misi tutta la sincerità possibile
per restituire ai suoi lineamenti
la luce dei miei occhi
era bello mio padre
bello come il sole
forse per questo ha sempre
temuto il tempo
lo vedevo spesso volgersi
indietro e soffermarsi su pagine
di un passato
sorrisi e brillantina
foto in bianco e nero patinato
era bello mio padre
quando parlava della sua gioventù
anche se avvertivo in lui tanto
rimpianto
e riversava sui miei anni
i suoi sogni
le sue attese
le sue speranze
era orgoglioso quando tornando
ascoltavo i suoi racconti
raccontavo dei miei traguardi
consegnando alla sua persona
i complimenti della gente
e con timida consapevolezza
sfiorava dolcemente il mento
fingendo di non sentire più
il richiamo di un passato
di esser forte
per quei capelli bianchi che
aveva conquistato
per quella fragile sensibilità
dietro una lacrima
che usciva di nascosto
era bello mio padre
avrei voluto somigliare a lui
mentre lo stavo scoprendo
senza rendermi conto
che la felicità mi era seduta
accanto
era bello mio padre
col vestito buono della festa
quello che indossava il giorno
che mi portò sull'altare
avrei voluto stringerlo e tenerlo
fermarlo
ringraziarlo per tutto cio'
che mi aveva dato
urlargli tutto il bene
che non gli avevo dimostrato
corrergli dietro
con la sua nostalgia
lo vedevo seguire lei
a capo basso
che lo portava via