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Il verso del Paguro
Il Paguro Bernardo
o granchio eremita
a differenza degli altri granchi
ha il corpo sprovvisto di carapace
per questo vive
in una conchiglia di gasteropode.
Egli mai sfratta
ne tantomeno uccide
l'inquilino originario
della conchiglia
semplicemente si limita
a trovarne una gia vuota
abitandola e cembiandola
man mano che cresce
con una che meglio si confaccia
alla nuova dimensione.
Era
gia da tempo che Giuliano,
credo fosse un anno sano,
non usciva neanche per
la spazzatura.
Da quello stabbiolo popolare
con l'intonaco che pare
non voler più sopportare
quelle mura.
Gli occhi
gli ronzavano sul vetro
per fuggire ancora indietro
mantre il cuore si animava
alla rinfusa.
Lo ammansiva aver la chiave in mano
che gli rimandava in seno
la certezza della
serratura chiusa
"Non lo lascerò il mio guscio
neanche un momentino
non potrei voltare neanche
l'angolo giu al muro
fosse mai che qualche
disgraziato clandestino
ne approfitti
con il verso del paguro.
Angela
commessa marsupiale
imbandiva un baccanale
sopra gli scaffali del
supermarcato
navigando un pallido lunario
imbarcata in un salario
che in un giorno di tempesta
ha naufragato.
Sola
con un figlio da sfamare
con un mutuo da pagare
che ben presto la lasciò
nullatenente
supplicò una casa ma fu invano
finché un buio al terzo piano
le rispose che li
non ci stava gente.
Sgretolò ogni dubbio
fino all'ultimo gradino
rimandò il buonsenso
oltre il portoncino scuro
assoldando uno
scassinatore clandestino
per entrare
con il verso del paguro.
Fu
dopo due giorni che Giuliano
che non era stato sano
ritornato a casa sua
dall'ospedale
si sorprese appena acceso il lume
che non c'era più pattume
ma una donna che adoprava
il suo orinale.
Ne scoppiò una guerra
fra persone disperate
uno stridolio misto
di lagrime e versacci
fu una guerra di anime
sedotte e abbandonate
da un mondo che ingrassa
divorando poveracci.
Poi quando la rabbia
finalmente si fu spenta
il minuto di uno sguardo
livido ma puro
sopra quel dolore
vi gettò le fondamenta
di un amore...
... sotto il segno del paguro.
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