ore a guardare il soffito,
ad immaginare altro,
ad immaginare un'altra situazione,
un'altra opportunità,
un altro abbraccio,
un altro bacio,
un'altra lei, forse.
la testa vuota da ogni pensiero,
eppure così dannatamente pesante,
da non riuscire ad alzarla da quel fottuto cuscino.
mani intrecciate, cesto di vimini sul petto
sguardo assente,
in attesa del parto degli occhi gonfi,
arriverà presto.
ho bisogno di bere,
o forse di fumare,
stordire il dolore,
ingannare il cuore.