Vedrei la signora del palazzo
con lo sguardo un po pazzo,
dire: oh! mio Dio poverina,
sempre gentile e carina,
poi a voce bassa.. dire: era una puttana,
sempre in giro ad alzare la sottana.
Il vicino concorrente,
dire: era molto intelligente,
poi con voce più leggera,
dire: pensava solo alla carriera...
Il direttore in doppio petto,
la signora... era molto di rispetto,
poi girato verso il collega,
la signora... era proprio una strega.
Il barista dire: educata,
sempre fresca e profumata,
poi con fare, un po sospetto..
La signora... mamma mia, mi mancava di rispetto.
I clienti, dire: era sempre sorridente,
lavorava in un modo sorprendente,
poi, sul ciglio della strada,
la signora... era proprio una ladra.
Amici e parenti, tutti uniti,
spenti, infelici e sfiniti,
Giuseppina, dolce, tenera persona,
ma, forse.. era troppo buona..
voleva cambiare il mondo...
unire tutti in un girotondo...
Ma, io non sono morta
mi dispiace, sarà per un altra volta,
mi dovete rispettare,
i miei difetti accettare,
altrimenti io mi incazzo
e vi dico: Voi non valete un cazzo...