Immagini d'infanzia in croce,
girano, su viottoli equatoriali
tra lacrime, truffate dal nero
da risate di pensieri, vacillanti.
È follia, la dolenza in manette
supplizio, spaventato tra i fiori
da rosari di domande, in esilio
che derubano sogni al risveglio.
Parla follia, per trovare difesa
dai bisbigli notturni, indifferenti
sotto il diluvio di lamine corrotte,
insane, che fan paura alla morte.