Sentinella è la notte
mentre sui prati,
accarezzati dal vento,
dormono i fiori di campo.
Silenziosi i funghi
si affacciano ad ammirare il prodigio,
la rugiada ne assapora il profumo
fino a quando, l'alba desta il sole
poi, è una lacrima che vola via.
Noi siamo in tanti a calpestare
questo quadro d'autore.
Non è custodito negli uffizi a Firenze,
o in altre gallerie dell'uomo;
solo è sparso sul volto del mondo
che ci ama, ci nutre e sorride.
Anche quei petali appassiti dal tempo,
nella vita, lascia gioia e pianto,
ma ancor vivi, nel dipinto d'artista,
abbelliscono il mondo.
Io rubo il fungo e l'incanto
e ritorno dentro il cemento.
Forse, dietro lascio un lamento
e nasce nel cuore un bisbiglio
dico grazie, con un filo di voce.
So che tu, o natura,
riproponi lo stesso fascino,
ogni anno, con il medesimo Amore.