Se bastasse solo un dito
fra le lancette di un orologio
per rallentare un attimo,
ti chiederei un ultimo giro
per ballare al ritmo del tuo respiro,
sulle note del mio pensiero.
Sussurando di aver parlato di te,
raccontando cose che non sai di noi.
Di quando hai popolato tutti i miei sogni
con i tuoi disegni.
Di come hai reso più fragile
lo spessore alle pareti del mio cuore.
Ed io, senza coprirmi
per sentire i brividi
ed espormi ai tuoi venti,
mi sono ammalato di te.
E tu, senza capirmi
non ti sei accorta che
mi ero innamorato di te.
Tuo è il mio tempo
tua è la mia vita
e il suo senso.