Ti vestii a festa quella sera,
una festa per pochi invitati
in un luogo confinato nelle aspettative
più dolci.
Un unico biglietto da visita, il tuo.
Il più puro
il più sensibile:
il tuo sguardo,
affilato
seducente
carico di malinconia.
Ogni tuo movimento
ogni tua flebile parola
profumaron l'aria,
d'emozione,
ai commensali affamati.
Turbamento intenso,
eccessivo,
agli occhi di lui: il prescelto
che accecato
ed impaurito
chiuse a te
la porta dell'anima sua.
La paura del vibrar delle sue corde
lo rese cieco.
Povero sciocco!
Condannato a piangere notti eterne, ora
mentre tu
sola,
creatura dalle nere ali,
ritorni ad immergerti
nelle tue gelide acque.