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Fissa il Creato

Fissa la notte
l'infinito destino
le stelle,
la strada guidano
cambiando ogni volta
le linee susseguenti
di fantastica unione.

Chi fortunato non vede
l'ordine creato, ma
gode del grandioso
lume stellato,
inquieto di fronte
a Dio, inconscio
s'è ritrovato.

 

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6 commenti:

  • Stefano Camorani il 01/09/2012 10:38
    Quando una poesia non è banale ed è capace di suscitare in noi un moto dell'anima, com'è possibile commentarla? Si può solo goderne.
  • mario durante il 29/06/2011 22:55
    Grazie amico Alarìco, è bello sentir vicino un'Anima.
  • Anonimo il 24/06/2011 16:40
    Io mi sono ritrovato di fronte a te, nuovo e caro amico. Non sei Dio, ma hai una immmensa anima, nonché una predisposizione per la poesia.
    Ciao miio caro Mario
  • mario durante il 24/06/2011 00:20
    Proprio così, la lettura della complessità del rapporto tempo, immobilità, scorrere e fruire, fermare, un susseguirsi di desideri e domande ed inconsapevolezza di essere vicini nella nostra piccola dimensione fisica all'Immenso.
  • - Giama - il 24/06/2011 00:09
    mi piace pensare che l'aggettivo "fissa" sta per ferma...
    così vedo la notte immobile, come la vita o il destino, e ciò che cambiano sono le stelle o gli istanti, che separati saranno sempre diversi e in disordine, ma uniti danno il tempo o l'ordine creato...
    mi piace leggere la poesia così e ti faccio i miei complimenti!
    ciao gia
  • Fabio Mancini il 23/06/2011 11:28
    Mi è piaciuta molto la trama dei tuoi versi, sviluppata tra il mistero religioso e quello della mente. Ciao, Fabio.

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