Pallida luna,
che nel tuo pieno splendore
te ne stai
stizzosa,
di me,
povero innamorato,
scherzo ti fai;
quando mi dicesti,
che la donna mia
ancora m'ama
e solo a me
pensa;
quanto bugiarda
sei;
luna bugiarda,
perché proprio
a me,
il dardo
tiri,
e dritto
a questo cuore
arriva,
e sanguina sanguina
inutilmente sanguina.
E a te,
luna bugiarda,
su un piedistallo,
noi poeti tutti,
sempre collocata
ti abbiamo.