Di tutto il tempo che mi fu donato
giunse propizia e conveniente l'ora,
che ne spargessi il seme setacciato
per mieterne le messi e oggi ancora.
In dono ho avuto e in dono ho dato.
Non ho ingannato, non ho mai illuso
ho ascoltato, atteso, ho rispettato
e se talun ho offeso ancor mi scuso.
Ora il mio gioco è all'ultima puntata
dovrò sicuro dare un rendiconto
e lo farò con Lei che m'è mancata.
Nel debole splendore del tramonto.
con l'aria fusa nell'odor di ciclamino,
mi sfiora gli occhi come una carezza,
e riconosco da lungi il suo cammino.
Tenue ecco venire una fiammella,
un'ombra che per mano mi conduce
figura solenne e molto bella
che mentre s'avvicina si fa luce.
Finalmente l'antico, l'oggi ed il futuro
Maestro di Giustizia, amore vero
è la mia Mamma, il bene imperituro,
Lei disporrà di me a cuor sincero.
Mi punirà, assolverà o fisserà la pena,
balsamo o fiele siano i benvenuti
purché sia sempre lei alla mia cena.