Fischiava stamani la merla
vicino alla folta magnolia
quei fischi, parevan
singhiozzi.
Chiamava
il piccolo merlo, sparito.
Quel povero sibilo
rompeva il silenzio
dell'alba.
Frantumi di dolore
spruzzavano rugiada
sul prato.
Nessuna risposta
del figlio.
Ormai da tre giorni
la madre
chiamava il piccolo
uccello
Il grido spandeva
nel cielo un suono
di nubi grigiastre
Languiva la luce
E, tutto taceva.
Nessuna risposta
nell'aria.
Un vuoto di suoni
angosciante,
scendeva nell'anima.
Un piccolo cucciolo
nero, sdraiato
sull'erba giocava,
con un tenero
corpo esanime
come fosse
una palla.