Sono uscita a piedi nudi
sull'erba del prato, di notte,
affondando le caviglie
in quel fiume verde.
Lievi carezze profumate,
mi han sussurrato: sei viva, viva, viva.
Sassi e legnetti mi hanno punto
facendomi rabbrividire di gioia,
La luna intanto mi è calata sugli occhi
ed i capelli, abbracciandomi teneramente.
Tangibile, ho percepito, il suo candore:
era fresco, argenteo, conturbante
e, con piacere mi son tuffata
nella magia della sua evanescenza,
la sua essenza è entrata in me
estasiandomi come una droga.
Le mie mani hanno accarezzato,
della magnolia il tronco ruvido e,
lo hanno stretto, fino a sentir male.
Oh! meraviglioso dolore, come ti amo!
Poi le lucide rinfrescanti foglie di baci smeraldo
il palmo, mi han riempito.
Sensazioni sublimi quella notte.
Emozioni stupende, son così giunte nell'animo mio,
scagliate dall'arco vitale, di madre natura!
Che come cibo afrodisiaco lo nutre e lo sublima!
Ho odorato gialle mimose e rose profumate,
riempiendo le mie narici di intensi profumi.
Ho ascoltato il silenzio musicale della notte,
che con rumore lento mi ha detto:- Sei viva!
Ed io ho risposto felice:-Lo sento! percepisco la vita!
La sento scorrere voluttuosa nel mio sangue,
la sento pulsare nelle tempie, battere nel cuore,
la respiro a pieni polmoni, in questa notte lunare.
La bevo con i miei sensi, a pieni sorsi.-
Poi ubriaca, sazia di vita e fradicia di luna, mi siedo
sugli scalini di pietra serena, ad aspettare l'alba
dei domani, che adesso so che io vedrò.