In questi anni, nell'accavallarsi di momenti essiccati
Scetticismo e sarcasmo solcavan la strada
Un lungo tizzone che macchiava innocenza e pietà
Una ferita nell'entusiasmo puerile
Smerigliata e irritante impronta
Ragnatela che avvisava il tramonto dal cielo
Che poteva catturare i residui di gioia
Poco piacevoli bagagli da condurre
In un avvenire offuscato e grigio
Penso troppo
Perché ho visto troppo
E troppe volte ho cercato solitudine
Nel desidero, ansioso e costante
Di uno straccio di accreditata maturità
Di un monumento di monolitico rispetto
Di collimato e risoluto amore
Di compiacimento per le proprie azioni...
Stupida mente
Stupido disordine
Stupida linea di pensiero spezzata
Stupide sinapsi intasate
Fatemi vedere la pace negli occhi
E se ci saranno altre fatue aspirazioni a guastarmi il percorso
Datemi la forza di evadere.