Sguardi pungenti, occhi di diamante
luminosi, sparsi, tanti, fitti
che nella notte osservate
il mondo.
Come fate a non lacrimar
di dolore: perle.
Come fate a rimanere accesi
con questo nero giù,
più della notte.
Con questo fango putrido
che, fiori e agnelli insozza.
Dove nell'immondizia la diversità
è buttata.
Dove l'amore è una parola
vuota.
Come un barattolo di zucchero
finito.
Poveri occhi luccicanti e attoniti,
come fiammelle tremuli.
Che nella notte elargite a tutti
lumi
Brillano come gocce di rugiada
le vostre lacrime.
Le nota solo chi sa ancor guardar
le stelle.