È la festa del rione,
di un mattino vestito d'afa,
tra gerani sul mare aperto
affacciati secchi di scirocco.
Si muove lenta la parata,
tra salti e tuffi d'aquilone
di bambini crudi di carbone,
che la pelle, salmastra pece,
spicca il volo da uno scoglio
che trampolo, goliardo ingordo,
di sale steso, ad ogni tonfo,
sorride caldo.