Caro Dio, che non ci sei.
Stanza vuota nell'ultimo piano del palazzo del desiderio umano
Statua sempiterna attorniata da fiumi di lodi
Vocabolo creato da chi reclama di essere stato creato da te
Inutili parole ti ho regalato
Inutili fatti ti ho pregato di comprendere
Inutili desideri ti ho chiesto di esaudire
Non c'era nessuno ad ascoltare
Nessuno a capire
Nessuno pronto ad agire
Solo io, intriso dai meccanismi della collettività
Dalle invenzioni umane volte a dar significato alla strada dell'uomo
Il quale è troppo soggiogato dalle pastoie della paura
Costretto in buona fede ad innalzare enormi fondali da palcoscenico
Volti a coprire il tangibile orizzonte del mondo.
Oggi per te ho soltanto del sarcasmo, un accenno di mestizia
E qualche bestemmia.