L'ho vista uscire da quel santuario
col volto sgorgante di pietà e d'amore
ed amore sembrava come un estuario
che mi fece sentire un forte tremore
Sono arrivata, tu che mi hai attesa, oh gioia!
Sono giunta a te, disse a bassa voce...
Ora che cosa sei venuto a fare sulla soglia...
Del mio tempio, non sono io la tua "croce"?
Eppure qualcosa ti ha portato a me
Lo leggo ora sul tuo viso,... lo sento...
Non sarò io a darti le taglienti lame
per aprire il tuo cuore al sentimento
Ti potrò, disse, farti sentire la musica divina
Del mio violino che porto sulla mia schiena
e quando la sentirai, mi dirai se essa è piena
di luce e d'amore come questa magica mattina
E se mi chiederai di fuggire con te
dopo aver sentito la mia amorosa sinfonia
oltre questo sacro e amato monte
ti seguirò in ogni sentiero e via
Non sarà certo una folle apostasia
Vederti sorridere e cantare d'amore
Sarà quello il divino amore e la filosofia
che professerà ogni mio conquistatore
Ora capisco perché, stai cercando l'alleanza
Sei venuto fino a da me con il cuore in mano
A dirmi leggi, leggi l'amore e la speranza,
non ho più paura di nessun arcano...
Leggi, lacrima d'amore, non sono come un rosario?
Che innamora al tocco d'ogni suo magico granello
Non sono come un libro magico e straordinario
scritto con ogni verbo toccante e bello.
Ed io ti leggerò, ti sgranerò, ti accarezzerò ora e sempre.