E corro su scale inclinate
sperando di raccoglier fiato al traguardo.
giunto all'ultimo degli scalini
il fiato è corto,
eppure... riparto.
Non guardo indietro...
Non ho passato.
Sono quel che sono.
I miei mille lavoretti
Il mio sorriso,
giorni nati male
che una fetta di torta
ha reso perfetti.
Ho pianto,
come tutti del resto.
Non ho avuti sconti
Per scelta,
perché sono onesto.
Ho sorriso,
raramente
Ma ne ricordo l'ora e l'esatto momento.
Non ho molto da raccontare
Ma se posso
e mi è concesso vorrei dire
Che sì, si corre
Tra il traffico ed il rumore incessante
ma che a volte
nulla può abbigliare l'anima
più dei fiori
danzanti nel vento
e la raccolta di pensieri
in religioso silenzio.