Come greca statua riemersa,
eretto sulla marina perla blu,
dal cielo terso venata
-Sardegna tra gli scogli racchiusa-
l'antico soffio mi carezza,
solerte compone
d'onde il limpido mosaico
volti di nervi corrucciati
alternando a levigate membra.
Cangiante tonalità domina il dipinto,
di verdemare,
rame d'armi millennarie
mentre emerge la roccia bianca,
d'aurea iburnea,
per l'acqua sovrastante involta,
dei vivi color d'alghe si riveste
e sfoggia come diamanti neri ricci.
Ombra offre l'odorosa macchia
al riposo
e allo spettator
spettacolo interminato:
di pini steli esili,
palme, mirto.
Or lascia intraveder
pietre ocrate e chiare sabbie,
il manto d'arbusti,
or come calda coperta
al coricato monte culla
le morbide curve
pronte ad accoglier
l'arancio tramonto.