Sorelle, figlie di Temi vostra genitrice,
Indifferenti, elargite all'uomo il bene e il male.
Cloto, che filando lo stame di ciascun, inizia alla vita.
Vano è l'umano ingegno nell'opporsi al voler del fato.
Ogni illusione, nel susseguirsi degli astri muore,
Lasciando al filare di Lachesi il preservar del cosmo,
Vacua risulta fin'anco l'opposizion di volontà divina.
E nello scorrere del tempo, il destino del fil d'ognuno
Raggiunge la misura. Durevole o fugace che essa sia,
Ecco inevitabile la fine d'ogni angoscia esatta giunge.
Prece alcuna può, al fato contrapporsi, quando,
Atropo di bronzee cesoie armata il fil recide.
Risoluta allora; a re, schiavi o cavalieri, la sorte
Chiara appare e senza appello.
Ade attende loro al termine del viaggio; dove
Solo la memoria delle umane genti darà sollievo.