Nemiah è un uomo che non vorrebbe dormire da solo mai.
Una rondine del deserto come dicono i vecchi
seduti in riva al mare.
Nemiah fa sogni strani,
sogni in cui le case e le persone spariscono,
sogni in cui i colori parlano e i minimi movimenti della pelle
hanno significati ben precisi.
Nemiah non è più un bambino
ma sente ancora il legame profondo coi volti
e coi luoghi,
vede e non vede Nemiah!
Certo sa parlare e capire
ma il rosso non basta
quando serve un arcobaleno
e le frecce son niente
se devi cacciare un leone.
Raccoglie sassi distratto e a volte si impegna,
raccoglie nomi e concetti, date e perchè.
Scorda le cose.
Ogni sensazione poi, pesa per mille
e riempie interamente il quadro degli occhi,
naviga cosi Nemiah,
tra la voce di ciò che era già dato prima di lui
e il nuovo che crea dal vento che viene.