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Nemiah e i fulmini

Nemiah è un uomo che non vorrebbe dormire da solo mai.

Una rondine del deserto come dicono i vecchi
seduti in riva al mare.

Nemiah fa sogni strani,
sogni in cui le case e le persone spariscono,
sogni in cui i colori parlano e i minimi movimenti della pelle
hanno significati ben precisi.

Nemiah non è più un bambino
ma sente ancora il legame profondo coi volti
e coi luoghi,

vede e non vede Nemiah!

Certo sa parlare e capire
ma il rosso non basta
quando serve un arcobaleno
e le frecce son niente
se devi cacciare un leone.

Raccoglie sassi distratto e a volte si impegna,
raccoglie nomi e concetti, date e perchè.

Scorda le cose.

Ogni sensazione poi, pesa per mille
e riempie interamente il quadro degli occhi,
naviga cosi Nemiah,
tra la voce di ciò che era già dato prima di lui
e il nuovo che crea dal vento che viene.

 

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5 commenti:

  • carla prosperi il 27/08/2011 14:23
    raccoglie nomi e concetti date e perchè... sei un poeta questa poesia è veramente fantastica... i miei complimenti piu sinceri... stupenda
  • ELISA DURANTE il 13/07/2011 06:53
    Indubbiamente originale. Complimenti!
  • Anonimo il 12/07/2011 11:54
    Davvero molto bella e soprattutto inusuale. Veramente piaciuta!
  • vincent corbo il 12/07/2011 10:58
    Mi ha fatto ricordare l'alchimista di Coelho.
  • Samuele Scagliarini il 12/07/2011 10:13
    Mi ha letteralmente stregato. C'è una preziosa sensazione di vita e trasformazione. Grazie!

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