Dal mio cantuccio
immerso nelle coperte,
ti contemplo
gettata sulla parete.
Sotto il mio sguardo
fremi, ti contorci,
in te si schiude
la fiamma flebile.
E vivendo
di luce propria
forse ti alzerai
andando a ricomporre
i fili d'una normalità
diversa.
Lucertola di sole,
traverserai le tue strade,
reciterai sul proscenio
un copione
di movimenti impercettibili
ed emozioni gestuali.
E quando al malesser vago,
al chiaroscuro incompleto,
porrai domande
malcerto forse
ti balenerà il sospetto
d'esser l'ombra
d'un ombra qualunque.