Ora la luce rossa del tramonto
attraversa obliqua la stanza:
si spegne nel punto esatto
in cui una vita è finita.
Se avessi assecondato il ticchettio,
non avrei potuto seguire
le pieghe che il mare acquista,
la pioggia bagnare la terra,
la terra seccarsi lentamente al sole.
Sei un passato così prossimo su
cui è impossibile soffermarsi,
qualcosa da cui cerco di svegliarmi.
Avanzo pesante nel buio iridato
mano nella mano, avanziamo insieme.
Come padre e figlia,
mai più tali.
Questa casa non ti ha dimenticato.
Le sue mura sono la mia pelle scorticata,
il mio corpo inadeguato,
il mio cuore lacerato.
Un ritratto picassiano,
sigillato in un sottosuolo.
È la mente,
fragile come la sua stessa tinta
nella rovente polvere bianca,
di amori interrotti,
parole chiuse che attendono un ritorno.