M'innamorai, del tocco leggero,
delle sue dita sulla mia pelle di nuvola,
non mentirono gli occhi giurandosi amore,
né le labbra socchiuse
a sospirar emozioni.
Una corsa,
un volo di aquiloni,
le nostre mani che si cercano,
che si accarezzano
che trasudano follia.
Aquiloni lasciati al sole
sul madido manto erboso,
toppe di carta velina,
svolazzanti, esuli pensieri
sulle ali d'una aquila reale.
Ci bagnammo di luce,
di fresca rugiada mattutina,
sdraiati, esausti
in una cornice
tra spighe di grano e papaveri in fiore.