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Odi I, 4

Pallida Mors aequo pulsat pede pauperum tabernas
regumque turris. O beate Sesti,
vitae summa brevis spem nos vetat inchoare longam;
iam te premet nox fabulaeque Manes

et domus exilis Plutonia, quo simul mearis,
nec regna vini sortiere talis,
nec tenerum Lycidan mirabere, quo calet iuventus
nunc omnis et mox virgines tepbunt.

La pallida Morte
che con piede uguale batte alle case dei poveri, e ai palazzi dei ricchi.
O felice, Sestio,
il breve corso della vita, non ci permette di nutrire una lunga speranza.
E tra poco, premerà la notte,

la leggenda dei Mani, l'evanescente sede di Plutone, dove entrando,
non sarai preso a sorte dal forziere del re dei vini,
né ammirai il dolce Lycida, fiamma di tutti i giovani,
che le giovani donne, presto corteggeranno.

 

l'autore Giuseppina Iannello ha riportato queste note sull'opera

Esempio di traduzione pressoché letterale per un argomento che non rientra in un contesto prettamente lirico. Per "pulsat", tuttavia, anziché il presente, ho ritenuto opportuno usare il futuro.


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8 commenti:

  • Giuseppina Iannello il 19/07/2011 15:48
    Grazie care Amiche: Loretta e Carla
  • Nicola Saracino il 19/07/2011 13:27
    ma dov'è questo futuro per "pulsat"? io leggo "batte", presente (come deve essere). Inoltre "non sarai preso a sorte dal forziere del re dei vini" è incomprensibile, anche come traduzione letterale. Mah.
  • Solo Commenti il 19/07/2011 09:47
    Si tratta di una parte dell'Ode (e non "Odi" I. 4 di Orazio, mal trascritta e peggio tradotta. Da dove esce quel "che" dopo "pallida morte"? E tutte quelle virgole tra soggetto e predicato? E quell'"ammirai" invece di "ammirerai"? Orazio è sommo poeta: la bellezza della sua poesia sopravvive anche agli attentati della Iannello; ma perché una persona che non conosce né il latino né l'italiano si ostina ad abusare della nostra pazienza?
  • Anonimo il 18/07/2011 23:30
    giusy... non ho parole bellissima----hai ragione le nostre orogini...
  • loretta margherita citarei il 18/07/2011 21:46
    premio la tua originalità, complimenti sempre al top amica cara.
  • Anonimo il 18/07/2011 18:21
    Incredibile, sensazionale, stupefacente, nonché... Arcaico, pur non apprezzando il latino!
  • Giuseppina Iannello il 18/07/2011 17:17
    Grazie, di cuore.
  • cristiano comelli il 18/07/2011 17:11
    Questa passione per la classicità mi sembra piacevole. Il mondo latino, come del resto quello greco, è stato ricco di spunti umani e culturali che abbiamo il dovere (che deve essere anche un piacere) di portarci dentro per la nostra vita futura. Perchè, che ci faccia piacere o no, è da lì che veniamo. Continui su questa strada, buone cose.

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