Ho rivisto la tua casa abbandonata
Dietro sbarre arrugginite di un cancello celata
E quel giardino soffocato da sterpi
Come stritolato da rami di serpi
E la tua ombra evanescente affiorare
Nei ricordi di tempi che appartengono a ieri
Tu, bambina invecchiata con occhi di mare
E il sorriso sempre addosso a ricamare
Di speranze e ironia giornate amare
Mi manca il suono della tua voce festosa
Parole sagge, allegria contagiosa
Sola rimango nell'ombra a ricordare
Fra rimpianti e rimorsi sto qui a osservare
E immagino di vederti fluttuare
Il tuo passo leggero, il tuo sguardo solare
Senza il terrore che devastava
La tua vita che ti abbandonava
E quel essere così attaccata ai giorni
A piccole cose, a grandi sogni
mi illudo ancora di venirti a chiamare
da quel cancello di sbarre lucenti
e il tuo sorriso ad accogliermi attendo
in un giardino di fiori mai spenti