Come odo
un lieto cinguettar
eppur d' ugual sorte
il pianto dell' incudine.
Assaporo quindi in estasi
questa sanguinosa carne
così diversa, differente
a quel che vien dal mare.
Che gran vista poi
quel rosso tulipano
anche se appare così nera
la tenebra che spesso incontro.
Sempre mi piace odorar
quel salmastro delle mie acque
talvolta sai, mi perseguitano
pungenti scorie putrefatte.
Con gran delicatezza
ho modellato questa argilla
però guarda le ferite
io la pietra l' ho conosciuta.
Così non trovo pace,
se godo di sorrisi
so, che prima o poi
dovrò scontar pianti.