Adesso il cielo cade
si sciolgono le nuvole
si spaccano le stelle
fulmini squarciano tenebre
temo per te, per me stessa
e pioggia incessante che lava
che sporca, cancella, disegna
piccoli fiumi a inondare vie
pozzanghere a creare laghi
ho paura... tu sei lì fuori
perso nel diluvio di una notte
che annega, il cuore scoppia
come tuono che penetra nel buio
illuminandolo di lampi accecanti
improvvisi
Ma come è esplosa cessa
la furia incontrollata
tutto è silenzio
la notte torna buia
si spengon di saette luci
si abbassano di fragori suoni
si asciugano i sentieri umidi
fontanelle e rivoli discendono
in canali e grondaie scompaiono
e tu sei sempre fuori
non più nell'uragano
ma nell'oscurità
di un tempo di tempesta
di questa mia anima
che non crea arcobaleni