A cosa serve nasconderci,
se poi noi ci amiamo,
inutile fuggire a questo destino.
Tu lacrimi invano,
chiudi i tuoi sogni
in uno scrigno di luna,
parlando alle stelle.
Io mi limito a guardarle
aspettando l'alba,
e la voglia di te
come belva morde le mie carni.
Fredda l'anima, come le notti,
quando i miei pensieri,
t'inseguono nei riverberi luminosi
di questo fiume che scorre dentro.
Cosi lontani e cosi vicini,
due aquiloni che si sfiorano
nel cielo dell'umanità,
che il vento rapisce e separa
spingendoli nel buio,
dove il suono del tuo nome
è un'eco che giunge a me.