Sbuffano le suole stanche di una vecchiarella,
riecheggiano su antichi vicoli, solcati dagli anni,
quasi a scandire il tempo di epoche passate,
baluardo di memorie dimenticate,
sussulto di ideali sepolti,
mentre un raggio distratto e inconsapevole,
si abbatte sul pallido ocra dei mattoni.
E per le piccole calli addormentate,
non si sente altro che l'odor del sole,
ad accompagnare strascichi di un vento morbido,
posato sui tetti, come un lenzuolo disteso.
Tutto è immobile, non s'ode un sospiro,
è come se un'orchestra suonasse il Silenzio.