Oltre la porta del destino
nella luce d'una luna svelata
il sole nella Sua corsa
bacia i Tuoi trafelati piedi
di luminosa pioggia
argentando d'oro
i sentieri percorsi dal Tuo volto
nell'estasi
di lacrime
ormai passate
dal crocevia di plumbee nubi
ad un cielo sereno
di parole
accorse
in soccorso
fra due piccole gocce amanti del mare
l'Amore
sgorga
in un libero fiore dagli azzurri boccioli
Un nostro avveduto sogno
risveglia le Sue membra
in una culla d'Arte
versando nella sacra notte dei templi un opale iridescente in aria di Te
occhi sognanti
immobili
tratti da campi di orizzonti verticalmente abbracciati
in una densità elettrizzata
dallo strofinio di vellutate strofe nel canto dell'io infinito
s'incoronano nel profumato corpo incendiato da celestiali rugiade
nate
dal loro etereo cuore in condensa d'Amore