Guardando quel tuo lobo microscopico
cercavo di capire i pensieri che nascono
nella tua testa dorata di sole coperta da una nebbia
viola un paese delle favole in continuo movimento
verso e da me
Guardando quel tuo lobo
tunnel diretto al centro di comando
dei tuoi movimenti danzanti
chiedevo consiglio a Dioniso su come trasportare
i nostri universi oltre ogni porta
oltre i muri dell'incomunicazione e del tempo
oltre l'uomo fino ai veri noi stessi
che esistono sull'isola alla fine del reale
e lì si amano e custodiscono il nostro amore
Guardando il tuo lobo penso
dormirti a fianco è stupendo osservarti mentre ti rigiri nel letto
mentre ti rannicchi concentrica mentre mi leghi nella
tela convulsa dei tuoi sogni
quei sogni che colorano i miei di una tonalità nuova
nuova luce nuova energia campi di energia esplosiva a oltranza
campi che si espandono nella materia
si mescolano immergono gli uni negli altri
rinascono intimi entrambi
castelli d'acqua e sabbia dipinti su tele umanizzate
creature leggiadre sorridono al vento
passeggiando nelle tue notti
fino a cantare l'alba nelle mie