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Nottata

Che cere serene, nelle terree sere...
nelle nere messe, nelle stesse feste
delle estete veneree, per me deserte
d'ére pregresse, greve merce dell'etere.

Là allampa Anna, rada vamp arrapata.
Ama la mazza, la ragazza: brama l'asta
cara, dalla capa calca l'alba fatta.
Bagnata alla cava, avanza accaldata.

Timidi in iridi d'ibis, ministri irti
col collo contorto. Loro solo, sbronzo
di inni insipidi, miti, vidi lì tristi.

Coloro sono, col mondo doloroso
civili, zitti: missilistici Ittiti!
Soffoco, corroso col bolso morboso.

 

l'autore Andrea Tessadri ha riportato queste note sull'opera

Poesia monovocalica a comparti alternati, in schema E - A - I/O - O/I su dodecasillabi.


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3 commenti:

  • Andrea Tessadri il 14/10/2011 18:18
    Eh, Giamba, bisogna avere una certa finezza di spirito per apprezzare questo genere di cose XD Gli altri, semplicemente, si scandalizzano.
  • Giambattista Pastore il 13/10/2011 14:54
    Pardon: complimentarmi e non "complimentarti"!
  • Giambattista Pastore il 13/10/2011 14:53
    Ho apprezzato la tua poesia e spesso mi collego al sito per rileggerla! A differenza di molti altri che hanno criticato un simile capolavoro pieno di artifizi retorici, io non posso fare a meno di complimentarti con te!

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