Spiaggia solitaria al tramonto
colombaia a cielo aperto,
un gabbiano ferito
si aggira confuso,
è costretto a migrare
con parabole incerte
sopra uno scoglio lontano.
Sembra essersi smarrito.
Di fronte a noi l'orizzonte assente,
la città sparita
dietro un cielo opaco.
Il Pellegrino, naturale e nobile bastione
di roccia nuda e macchia mediterranea,
sembra proteggerci
dalle nostre ancestrali paure,
anch'esso appare stanco
di tanta arsura,
sembra sfinito, adagiato su se stesso.
Tutto è avvolto di grigio,
impenetrabile cortina di calura
nasconde, giocando al ricordo,
di antiche estati roventi,
di luce e nitidi orizzonti,
quando era roccia anche la fede
ora evanescente, come questo cielo stinto.