Ti prego,
non smettere di chiamarmi amore.
Tu non sai cosa si celi nel mio cuore,
al tuo proferir questa parola.
Ho solcato gli oceani del tempo,
rincorrendo amori naufragati,
dispensando tenerezze durate una stagione
nella disperata ricerca di te.
Ti imploro,
non smettere di chiamarmi amore.
Tu non sai quale balsamo per il mio cuore
è il tuo proferir questa parola.
Gli sguardi, complici, il cercarsi delle dita,
l'attrazione negata e poi vinta,
di labbra schiacciate sulla bocca dell'altro.
Ti imploro,
Non smettere di chiamarmi amore.
Tu non sai quante lacrime ho versato
al tuo proferir questa parola.
Corpi nudi, madidi della rugiada d'amore,
celati dal buio complice del finir del giorno,
sudditi inermi di eros e dei suoi istinti,
a cui i nostri cuori estasiati, sottomettono i loro sogni.
Ti supplico,
non smettere di chiamarmi amore.
Tu non sai quale tributo ho versato al fato,
per sentirti proferir questa parola.
Dolce suggello, di respiro d'anime all'unisono,
baluardo ultimo, di una sfida fatta al destino,
giuramento estremo di un amore indissolubile.
Ti scongiuro,
Non smettere di chiamarmi amore.