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Alla scoperta del buio
emergere dal buio
caldo nido materno
emergere dove?
perché sono qui?
qui nella luce
non vedo la vita
sagome informi
s'aggirano intorno
i miei primi respiri
perché mio fratello non è con me?
Siamo stati nove mesi vicini
dov'è ora?
Perché siamo divisi?
cresco
chiedendomi
solo
perché
non capisco
le frasi fatte
i sorrisi di compiacimento
le pacche di finta solidarietà
cresco e volo lontano
fino a un nido
in terra straniera
parlo da solo
dicono
non è vero
parlo con mio fratello
è sempre con me
un'ombra
nella mia ombra
il sole lo nasconde agli occhi
ingenui della gente
alle idee gentili del vento
alle parole sabbiose del deserto
nel deserto puoi veramente capire chi sei
nel deserto la notte i sussurri sono urla
il vento del deserto porta in dono sogni puri
veritieri
nel sogno della scorsa notte
ho incontrato mio
fratello
l'ho preso per mano
ci siamo diretti verso una nave che puntava il sole
poi non ricordo
sono nel deserto con la compagnia di estrazione petrolifera
dobbiamo far nascere la luce nera dal ventre gonfio della terra arida
urlerà la terra
urlerà
fino a svenire
terzo giorno di trivellamento
nel sogno la nave è un veliero dell'ottocento
un veliero nero che punta diretto il cuore del sole
io e mio fratello ci imbarchiamo tenendoci per mano
nella realtà siamo soli:
operai, tecnici e sabbia
quarto giorno di trivellamento
il sole ci sta assassinando lentamente
il petrolio gioca a nascondino
è a pochi metri
di profondità
ma non vuole proprio uscire
la sera raccontiamo storie
raccontiamo chi siamo,
raccontiamo chi pensiamo d'essere,
chi vorremmo essere,
o essere stati
è la terza settimana di trivellamento
e le storie cominciano a scarseggiare
anche se sembra impossibile
e ogni volta che lo racconto le persone mi guardano
con commiserazione mista a qualcosa che mi sa di povero scemo
io mi ricordo esattamente mio fratello
ricordo ancora
il viso cianotico e il mancato pianto
quando ci strapparono dall'utero di mamma
ricordo ricordo ricordo
il deserto ti inaridisce dentro
secca la ragione
rinvigorisce i demoni
alcuni operai non dormono da giorni
vagano come assuefatti da un oppio invisibile
vagano per le dune persi
in hotel di lusso, donne, e confort
inesistenti in questo oceano di sabbia e solitudine;
all'alba giungono intense le urla
di chi riesce a dormire
e sogna di rovine e funerali,
sogna morti atroci ai confini
della ragione umana;
è il ventitreesimo giorno di trivellamento
le storie non servono più
la notte ci guardiamo muti
contemplando la vittoria del nulla
a Natale i miei non mettevano mai
sotto l'albero un regalo per mio fratello
lui era lì e ci rimaneva male
allora giocavamo insieme con i miei giocattoli
la notte incombe
a cancellare le ultime certezze
gli operai cominciano a costruire una torre di
legno
una torre che chiamano re
una torre che chiamano Gesù
una torre che li condurrà in paradiso
volevamo rapire il figlio della terra
volevamo rapire il sangue della madre
per dissetare divinità fasulle
ora la madre ride di noi
venticinquesimo giorno:
i lavori di trivellamento sono interrotti
nel sogno siamo sulla nave
diretti nel sole
io e mio fratello
salutiamo le stelle
non ci sono torri nel sogno
poi mi sveglio e non ricordo
sono l'unico che ancora dorme
gli operai continuano notte e giorno
ad innalzare il gigante
ventiseiesimo giorno:
la torre assume proporzioni indescrivibili
gli uomini
sembrano adorare la torre.
potrei scappare
ma non ne ho la forza
voglio rimanere per lo spettacolo
ventisettesimo giorno di spedizione:
il deserto ha cancellato ogni
residua traccia di civiltà:
resto in disparte mentre
fazioni di uomini
si scontrano per una qualche supremazia
territoriale
i vincitori divorano i vinti
ventottesimo giorno:
la torre è ultimata
la tribù danza ululando intorno al totem dio
un'ombra sinistra gratta alla porta della storia
niente potrà cancellare il sangue dall'uomo
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
vorrei incontrare di nuovo mio fratello
ma non riesco a sognare la nave
non riesco a vederlo nel buio dei falò
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
non sogno
sono solo
i giorni hanno perso significato
il branco è diviso da lotte intestine
chi perde è offerto in sacrificio
alla torre
esiste altrove l'umanità?
esiste la civiltà?
millenni di conquiste cancellati
il deserto ride della nostra tecnologia
la notte ride delle nostre certezze
la madre terra ride di noi
molto ma molto tempo fa
(l'ecografia è abbastanza nitida: non sono due gemellini come credevamo
sarà un bel maschietto)
solo contro questo deserto
che parte dal mio cuore e s'espande
oltre la vista
solo senza ombra né speranza
solo mi tuffo nella notte tra le urla primitive
dei miei ex compagni di spedizione
nel sogno la nave si sta per schiantare nel mare solare
ma sono calmo,
dormo sul petto nudo di mio fratello
ci culliamo sicuri
indifferenti a tutto
la tribù ora dominante si è ricordata di me
non sarò un sacrificio per nessun dio
mi arrampico sulla torre fino al cuore
dell'idolo gigante
non sono solo
c'è mio fratello con me
non sarò mai più solo
nel cuore del mostro mi accendo
do fuoco a quell'era di buio durata pochi giorni
e faccio appena in tempo a leggere
una scintilla di rinnovata lucidità
negli occhi dei mie compagni
che mio fratello mi allunga una mano
l'afferro
siamo insieme sulla nave
la torre crolla e si ripiega nelle fiamme
siamo inseme sulla nave del mio sogno
e ci dirigiamo sicuri nel cuore del sole
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1 recensioni:
- grazie Vincenzo... lho voluta articolare come un percorso interiore e allucinogeno nel buio inteso come perdita della conoscenza e autocoscenza di sè ma anche come perdita della civiltà o come oscurità...
- Un nave nel cielo... dove i marinai hanno e sono un cuore tutto d'oro...
Bellissima Giusepppe...è la visione sovramentale di Aurobindo e Mère...
l'oro nero...è una spledida metafora... almeno per me... di un oro inconscio... dove si è decomposto... tutto il conoscere dell'umanità...
... non sogno
non sogno
vorrei incontrare di nuovo mio fratello
ma non riesco a sognare la nave
non riesco a vederlo nel buio dei falò
non sogno
non sogno...
la torre crolla e si ripiega nelle fiamme
siamo insieme sulla nave del mio sogno
e ci dirigiamo sicuri nel cuore del sole...
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