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Torino

gomitoli di capelli su treni notturni ad alta frequentazione
baci sulle guance
accendini persi e sigarette scroccate
la neve in garanzia fino ad aprile tra centimetri di collant e camicie troppo grunge
chanel sui volti dei passanti
mani insanguinate e poliziotte noncuranti
intoccabili provincialismi tra bicchieri deficienti e porte disegnate sui cessi blu
la luce dell'alba che in realtà erano le due del pomeriggio
e il po che mi chiedeva di aspettarlo
e io ebete davanti agli uomini che non sanno vivere se non tramontando

 

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1 commenti:

  • Anonimo il 31/08/2011 22:57
    bella poesia, da l'idea. Complimenti Torino è anche questo quando si perde nel fumo del cioccolato, veglia la mole e il freddo riempie le strade tra smorfie di ghiaccio. basta essere abituati, oltre le coltre il cielo splende. ciao Salva.

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