A volte è meglio affidare
i pensieri al vento,
lasciare che li porti lontano
e li semini in terre baciate dal mare.
Pensieri che forse non sbocceranno mai,
sferzati dall'impetuosità dei desideri,
dalla morbosità della paura.
Sono tornata a intrecciare i capelli,
a perdermi in disegni di incenso
e cieli rosa di tramonto.
Sono tornata a tamburellare con le dita
su confini invisibili,
a spiare oltre il sipario,
a graffiare la notte con unghie d'argento.
E vado oltre i meandri del ricordo,
oltre le spine profumate
che furtivamente accarezzano i palmi...
lascio che le orme traccino
contorni sfuocati sulla sabbia,
impronte di un istante che già non c'è più.
Getto tra le onde queste piccole comete
di speranze e illusioni,
teneri fuochi che sembrano stelle,
stelle troppo luminose per questo mondo.
Sogno di vivere un giorno sulla spiaggia
e vederle riemergere da quel regno di prodigi.
Forse allora sarò pronta
a farle crescere nel mio cuore,
forse allora ci sarà qualcuno
che vorrà ascoltare le mie favole.
Ne ho ancora tante da raccontare...
favole vere,
favole che sanno
di vento e mare,
nebbia e lune.